Paolo Franzo è un avvocato nato in Italia, laureatosi all’Università degli Studi di Milano (in Italia), iscritto all’albo dei Cassazionisti in Italia e titolare di un proprio studio professionale da oltre 30 anni nel centro di Milano. Eppure, oggi è l’anello di congiunzione tra due studi legali che stanno a un oceano di distanza: cosa cambia tra la professione tutta italiana e l’attuale carriera internazionale?
Succede che un suo cliente decide di sbarcare negli USA.
E lui lo segue.
A onor del vero, quando questa storia inizia l’Avvocato Franzo conosceva già gli Stati Uniti, seppure dal lontano: infatti nell’accompagnare in precedenza alcuni clienti, aveva già avuto modo di lavorare con enti statunitensi, soprattutto nell’ambito aeronautico di cui è consulente esperto, essendo anche pilota. Fino a questo momento, però, era rimasto in dubbio: fare o non fare il passo successivo, ovvero entrare nel mondo straniero della carriera forense negli Stati Uniti?
Nel 2003, il cliente di cui sopra decide di lasciare l’Italia per lavorare negli Stati Uniti trasferendo li la propria attività commerciale. Detta così sembra facile ma, invece, significa entrare in ambiente del tutto nuovo, con tante regole di mercato scritte e non scritte da imparare oltre a scontrarsi con una estrema competitività. Nessuno ce la può fare senza una guida; proprio per questo l’avvocato Franzo segue il suo cliente, letteralmente dall’altra parte del mondo.
Paolo Franzo inizia a partecipare a un convegno di avvocati americani poi va avanti, si iscrive E segue congressi, durante i quali conosce legali del posto che iniziano a consigliarlo e a fornirgli i mezzi e le informazioni necessarie per entrare nel mercato legale americano. Nel mentre, il cliente viene seguito da un professionista statunitense, com’era previsto fin dall’inizio: il compito di Paolo Franzo era solo accompagnarlo, in fondo.
In teoria, dunque il suo lavoro di avvocato era finito; eppure, Paolo Franzo rimane in America.
Inizia a collaborare con studi legali americani, soprattutto nell’ambito della creazione di trust e fondazioni che tutelino patrimoni e soggetti con disabilità. peccato che non possa patrocinare avanti le corti in quanto il titolo di avvocato e l’abilitazione italiana non è valida negli Stati Uniti. Paolo Franzo, dunque, vuole lavorare come avvocato anche in USA, deve riprendere i libri in mano e studiare una sistema di diritto del tutto diverso, lontano anni luce da quello italiano. Uno sforzo enorme, che decide di fare comunque.
Si iscrive e prende un master alla Fordham University School of Law e, nel 2019, dopo aver passato l’esame di ammissione da avvocato, viene iscritto all’albo degli avvocati dello Stato di New York e ammesso a praticare avanti le corti dello Stato e dei Tribunale Federali Americani. Entra a far parte dell’ABA (American Bar Association) di cui è stato membro del comitato organizzatore della conferenza annuale di New York.
Dopo anni di professione in Italia e negli Stati Uniti, Paolo Franzo può farsi chiamare “Avvocato” in entrambi i Paesi.
A che pro, tutta questa fatica? A qualcuno potrebbe sembrare uno sforzo inutile.
Un iter professionale del genere ha aperto all’Avvocato Paolo Franzo tante possibilità lavorative nuove e importanti, ma gli ha insegnato soprattutto ad essere un avvocato migliore: prendendo il meglio dei paesi nei quali si è formato e usandolo per creare percorsi nuovi, che si adattino di volta in volta alla esigenza particolare dei propri clienti, offrendo soluzioni innovative e all’avanguardia per la loro difesa.
Un volto umano, oltre quello dell’avvocato, per accompagnare il Cliente dall’inizio alla fine del percorso.
Lo studio accompagna il Cliente in ogni situazione, affiancandogli professionisti specializzati in diverse aree legali.
